L’installazione di un impianto fotovoltaico per produrre energia elettrica è una scelta sempre più gettonata. Sia per l’aumentata sensibilità nei confronti delle questioni ambientali sia a causa del caro energia registrato negli ultimi tempi.
L’installazione di un impianto fotovoltaico permette infatti di ridurre le bollette della luce, e non solo quelle, in modo importante.
Certo, bisogna far fronte a un investimento iniziale, ma oggi il costo si ammortizza in tempi più brevi grazie ai bonus e all’aumento del costo dell’energia elettrica.
Un impianto fotovoltaico è costituito dai pannelli fotovoltaici, solitamente installati sul tetto, che trasformano la luce in energia elettrica. Infatti, i pannelli fotovoltaici producono, in minima parte, anche nelle giornate piovose nelle quali non vi sono raggi solari che incidono direttamente sui pannelli.
Gli impianti fotovoltaici collegati alla rete elettrica nazionale sono detti on-grid e consentono di immettere nella rete del gestore l’energia prodotta non consumata che verrà e rimborsata in base al meccanismo denominato “scambio sul posto” secondo quanto stabilito dal GSE (Gestore Servizi Energetici) che è una società interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Al contrario, un impianto fotovoltaico off-grid è un tipo di soluzione che permette di essere totalmente indipendenti a livello energetico adatto però solo per le zone isolate non coperte dalla rete nazionale. Infatti, la legge italiana non consente l’installazione di impianti off-grid nelle zone raggiunte dalla rete elettrica nazionale.
L’impianto fotovoltaico può essere corredato da un sistema di accumulo formato da una o più batterie che immagazzinano l’energia non immediatamente consumata rendendola disponibile ad esempio nelle ore serali e notturne, senza prelevare quindi corrente dalla rete elettrica nazionale.
Quando le batterie sono totalmente cariche, l’eccesso verrà immesso in rete e rimborsato dal GSE.
Comunque l’obiettivo non è quello di immettere l’energia in rete, ma di auto-consumare tutta l’energia che produciamo. Infatti, l’energia immessa in rete viene pagata pochi centesimi al kWh quindi molto meno dell’energia che preleviamo dalla rete nazionale.
L’installazione di un impianto fotovoltaico però consente di ridurre non solo la bolletta della luce, ma anche quella del gas. In che modo? Ad esempio predisponendo il riscaldamento dell’abitazione e dell’acqua sanitaria attraverso una pompa di calore oppure installando un piano di cottura ad induzione e il forno elettrico, che utilizzando l’energia elettrica al posto del gas metano, consente di ridurre al minimo la bolletta per la fornitura di gas presso la propria abitazione.
L’installazione di un sistema fotovoltaico consente di avere anche altri vantaggi economici:
– possibilità di rateizzare la spesa per l’installazione;
– aumento della classe energetica dell’immobile e quindi del suo valore;
– iva al 10%
– detrazioni fiscali.
Infatti, l’impianto fotovoltaico usufruisce della detrazione Irpef per gli interventi di ristrutturazione edilizia al 50% con rimborso in 10 anni.
Per l’installazione del mio impianto fotovoltaico mi sono affidato alla ditta Aton Solution che in base ai consumi della mia abitazione, alle esigenze della famiglia e alle mie richieste ha studiato diverse soluzioni tra cui scegliere.
I 16 pannelli LG Neon H 385 installati sul tetto della mia abitazione possono produrre una potenza di 6 kWp e l’inverter ZCS Azzurro, da 6 kWh, è in grado di immagazzinare l’energia in eccesso in due batterie al litio ferro fosfato da 5 kWh l’una. In questo modo, la casa può essere alimentata con l’energia immagazzinata dall’impianto anche nelle giornate di pioggia e nelle ore serali. Inoltre, nel caso si verifichi un’interruzione della fornitura elettrica da parte del gestore, l’energia immagazzinata può essere utilizzata per alimentare un’apposita linea di backup.
Tramite l’App disponibile sia per iOS che Android è possibile monitorare la produzione dell’impianto, i consumi della casa e lo stato delle batterie. Inoltre, tramite le API e grazie all’integrazione è possibile monitorare tali valori nell’hub domestico Home Assistant e creare delle automazioni per massimizzare l’auto-consumo.
Se il tuo contratto di fornitura prevede una tariffa bioraria sicuramente avrai concentrato la maggior parte dei consumi nelle ore serali. In questo caso dovrai necessariamente cambiare le tue abitudini e concentrare i consumi elettrici nelle ore in cui l’impianto fotovoltaico produce maggiormente. La fascia oraria dipende da diversi fattori come l’esposizione, ma in genere nel periodo primavera/estate va dalle 9 del mattino alle 18 mentre in inverno la produzione si concentra tra le 10 del mattino e le 14.
Se, come la maggior parte delle persone, hai un lavoro diurno che ti porta a stare fuori casa negli orari di produzione, dovrai ricorrere alla programmazione degli elettrodomestici come la lavatrice, l’asciugatrice e la lavastoviglie. Potrai anche scaldare o rinfrescare la casa in questi orari sfruttando tecnologie che ti permettono di remotizzare l’accensione.
In questo modo sono riuscito a ridurre il consumo mensile nel periodo primavera/estate di 8-9 volte. Infatti, i consumi si sono attestati a 60-70 kWh mese rispetto ai consumi mensili di 550 kWh dell’anno precedente.
Ho calcolato che per rientrare dell’investimento, anche alla luce degli aumenti del costo dell’energia, saranno necessari circa 5 anni.
In media, un sistema fotovoltaico è garantito per una vita utile di circa 25 anni e dopo circa 10 anni sarà necessario sostituire le batterie.
Conviene installare un impianto fotovoltaico?
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