Ho deciso di realizzare questo video, che sarà il primo di una nuova serie di video tecnici, perché dai commenti e dalle richieste di aiuto che mi arrivano ho percepito che molti hanno ancora tanti dubbi su concetti che sembrano banali.
La realizzazione di una rete domestica cablata non è complicata, ma per non correre ai ripari dopo, bisogna prima conoscere i concetti che permettono di fare le scelte giuste.
I cavi utilizzati per trasmissione dati sono chiamati cavi di rete o ethernet. I cavi di rete per il cablaggio strutturato sono diversi dai cavi patch che ad esempio vengono utilizzati per collegare una computer ad un router. I primi, ad esempio, sono più rigidi e adatti alle lunghe distanze. Vengono passati all’interno dei tubi corrugati o nei controsoffitti e attestati in armadi di permutazione o dietro a delle prese a muro.
La coesistenza di questi cavi negli stessi tubi corrugati o nelle stesse scatole di derivazione della rete elettrica non è consentita a meno che si utilizzino cavi con apposita certificazione, ma anche in questo caso il cavo di rete non potrà essere “spellato” dalla guaina esterna per essere attestato nella presa dove siano presenti cavi elettrici.
I cavi di rete sono costituiti da 8 conduttori twisted pair. Significa che sono composti da 4 coppie di conduttori ritorti. Questo allo scopo di ridurre i campi elettromagnetici e quindi i disturbi.
Questo tipo di cavi è suddiviso in categorie.
La categoria 5 permette velocità fino a 100 Mbps per una distanza massima di 100 metri, ma non è più commercializzata ed è stata sostituita dalla categoria 5e che con una larghezza di banda di 100 Mhz permette trasmissioni fino a 1000 Mbps ovvero 1 Gbps.
Anche la categoria 6 assicura velocità fino a 1 Gbps, ma con una larghezza di banda di 250 Mhz.
La categoria 6e permette di raggiungere velocità di 1 Gbps ma con frequenze di 500 Mhz.
La categoria 7 infine permette di trasmettere con una larghezza di banda fino a 600 Mhz in quanto le coppie sono schermate singolarmente.
Per un uso domestico il cavo ethernet categoria 6 è più che sufficiente ed è il compromesso migliore in termini di prezzo e prestazioni.
Le 4 coppie di conduttori che compongono un cavo di rete sono identificate da una colorazione (arancio, verde, blu e marrone) definita da uno standard e vanno “collegate” al connettore secondo uno schema che prevede di disaccoppiare le coppie a seconda dello standard e del tipo di collegamento, dritto o incrociato.
Per realizzare un cavo di rete patch, oltre al cavo, sono sufficienti due connettori RJ45. Questa sigla identifica un connettore a 8 pin che si attesta con un’apposita pinza detta crimpatrice.
Il cavo incrociato si deve utilizzare quando si devono connettere due computer senza passare per un hub, switch o router. Quindi nella rete domestica avremo bisogno quasi esclusivamente di cavi di rete dritti.
Lo standard che utilizzo io per realizzare un cavo dritto prevede di disaccoppiare i conduttori e crimparli nella la sequenza di colori: bianco/arancio – arancio, bianco/verde – blu, bianco/blu – verde e bianco/marrone – marrone su entrambi i connettori RJ45.
Dopo aver crimpato entrambi i connettori RJ45, puoi verificarne il funzionamento utilizzare un apposito tester per cavi RJ45 oppure puoi collegare un computer al router con questo nuovo cavo e verificare che la luce gialla si accenda e quella verde inizi a lampeggiare. In alternativa puoi verificare la connessione dal sistema operativo del computer.
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